|
|
Incentivi agli
agricoltori di montagna
|
Sgravi e meno costi
a patto che mantengano indivisibili i terreni per 15 anni e li lavorino
per 10
Niente imposte sul trasferimento di terreni agricoli in montagna. Tagliati
di un sesto i costi per gli atti notarili. «Anche se lentamente
- troppo lentamente - la politica dà risposte alle richieste di
Coldiretti per la montagna». Lo ha detto il presidente provinciale
della Coldiretti Roberto Rigonat intervenendo a Pontebba alla consulta
di zona, evidenziando soddisfazione per un impegno sindacale che sta vedendo
i frutti. «Dopo la riapertura delle strade per le malghe che ha
ridato grande vitalità a queste importanti realtà, dopo
lapprovazione di altri importanti provvedimenti per larea
montana a livello regionale, significative novità giungono da Roma».
Il riferimento di Rigonat è al collegato alla finanziaria. Per
iniziativa dellonorevole Daniele Franz di An, sensibilizzato da
Coldiretti, è stato inserito larticolo 5 bis. La norma prevede
che «sarà esente da imposta di registro, ipotecaria, catastale,
di bollo e di ogni altro genere» il trasferimento di terreni agricoli
a coltivatori diretti o a imprenditori agricoli. Il beneficiario deve
però impegnarsi a lavorarli «per almeno 10 anni».
Lo stesso articolo prevede inoltre che «i terreni e le relative
pertinenze, compresi i fabbricati sono considerati unità indivisibile
per 15 anni dal momento dellacquisto e per questi anni non possono
essere frazionati per effetto di trasferimenti a causa di morte o per
atti tra vivi».
Si inserisce così - spiega Coldiretti - un sorta di maso chiuso,
come in Trentino. La disciplina si estende anche ai piani di ricomposizione
fondiaria e di riordino fondiario promossi da regioni, province, comuni
e Comunità montane. La norma prevede inoltre, nel caso di acquisto
di fondi da parte di un coltivatore, la possibilità di accendere
mutui decennali a tasso agevolato con copertura degli interessi pari al
50% a carico del bilancio dello Stato. Novità importanti per i
costi del notaio. Il provvedimento prevede che gli «onorari notarili
per gli atti previsti dallarticolo 5 bis siano ridotti a un sesto».
Soddisfazione è stata espressa dai coltivatori dellarea montana
che hanno però sollecitato Coldiretti a premere sullacceleratore
dei provvedimenti a favore della montagna come, per esempio, lapplicazione
della legge regionale per lutilizzazione delle terre incolte e abbandonate.
A fare, insomma, ancora di più. «Se non diamo la poca terra
che cè in montagna ai pochi contadini che ancora ci sono
- hanno evidenziato - assicurando loro una superficie minima vitale e
le risorse per avviare unazienda moderna ed efficiente, il processo
di abbandono rischia di diventare irreversibile».
www.messaggeroveneto.it
< Torna alla pagina di gennaio
|