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TOLMEZZO. Studenti in piazza contro
la guerra
(Luca Coradduzza)
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Critiche allintervento
italiano in Afghanistan e slogan inneggianti alla pace e a un mondo più
equo
Oltre 400 giovani (anche dal centro studi di
Gemona) in corteo, un concerto ha chiuso la manifestazione
Le bombe saranno pure intelligenti, ma tutte
le guerre sono stupide. È con questa convinzione che si è
svolta, ieri mattina a Tolmezzo, una manifestazione studentesca in favore
della pace. Vi hanno preso parte oltre 400 studenti tra tolmezzini e giovani
del Centro Studi di Gemona che hanno attraversato le vie del centro cittadino
esponendo anche vistosi cartelli con slogan inneggianti la Pace e di condanna
della guerra.
«Il nostro senso della giustizia condanna ogni atto che provochi
vittime innocenti commentano alcuni studenti . Disapproviamo
gli attentati dell11 settembre in Usa e tutti gli atti terroristici.
Tuttavia continuano non crediamo che unazione militare,
il cui peso come sempre ricade sul popolo, possa costituire una risposta
efficace contro il terrorismo».
«Quella della guerra è una soluzione ovviamente sbagliata»,
riprende Stefano Nonino, rappresentante della Comunità Rinascita
di Tolmezzo, intervenuto al corteo assieme ad altri esponenti di Rifondazione
Comunista, delle Donne in Nero, dellUdine Social Forum e di Alleanza
Nazionale con Renato Carlantoni accompagato dal responsabile di zona Dario
Zearo. «Si può combattere il terrorismo in modo più
sociale, eliminando la povertà, facendo vivere tutte quelle persone
che ogni mattina si svegliano, ma non sanno se arriveranno alla sera,
in maniera normale. Bisogna risolvere il problema alla base, solo così
lapproccio sarà diverso e si starà veramente dalla
parte dei deboli».
Anche riguardo allimpiego di truppe italiane nel conflitto gli studenti
non sono daccordo: «Siamo contrari ai politici che a tutti i costi
vogliono intervenire e per farlo supplicano il padrone americano
per inviare un contingente italiano. Si parla tanto di pace e poi si sta
facendo di tutto per fare la guerra. Perchè non vanno a combattere
coloro che stanno nella stanza dei bottoni e non lasciano il mondo tranquillo?».
Carlantoni si è dichiarato contro la guerra, ma daccordo
con la risoluzione del Governo Italiano sulliniziativa di partecipare
alloperazione di polizia internazionale auspicando che loperazione
riesca a estirpare il terrorismo. Ha poi risposto ai vari interrogativi
degli studenti.
Secondo Stefano Nonino, comunque, «nellordine mondiale chi
non entra in guerra non si spartirà i guadagni economici della
ricostruzione. Ma, alla fine, come sempre a pagare sono i poveri che ora
stanno subendo i bombardamenti. Sicuramente un intervento armato in questa
situazione ha interessi diversi da quelli umani. È ora che qualcuno,
ovviamente non i politici, trovi una soluzione diversa, per un mondo migliore
e più sicuro».
Questa manifestazione non risolverà nulla, ma limportante
è far vedere che la gente non ci sta. «Manifestando chiediamo
che ci sia una giustizia, non quella dei potenti. In altre parole
concludono gli studenti vogliamo che sia creato un organismo internazionale
che dia uguale peso politico a tutti gli esseri umani, cosa che oggi lOnu
non riesce a essere, e che vengano eliminate tutte le ingiustizie sociali».
Un concerto tenuto in Piazza XX Settembre ha concluso la manifestazione.
www.messaggeroveneto.it
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