|
Geyer Ingeborg
Die deutsche Mundart von Tischelwang
in Karnien
Oberitalien. VWG, Wien 1984
La tesi di laurea della dottoressa Geyer
lunica pubblicata risale ad un periodo
di gran lunga posteriore alla tesi di Caterina Bellati (Il
dialetto dellisola alloglotta di Timau (Prov. Di Udine),
a.a. 1948-1949). Negli anni Settanta si poteva già
contare su indagini condotte da studiosi italiani e soprattutto
austriaci relativi alle comunità germanofone dellItalia
settentrionale. Si tratta però della prima tesi di
laurea in cui lattenzione si concentra sulle affinità
tra la struttura fonologica e morfologica del timavese e quella
degli altri dialetti carinziani della Valle della Gail, in
particolar modo della parlata di Mauthen. Lo studio non trascura
tuttavia di analizzare la situazione di contatto e di interferenza
tra le tre varietà parlate, o per lo meno conosciute,
dagli abitanti di Timau. Tale situazione viene osservata nelle
prime pagine da un punto di vista sociolinguistico. Le considerazioni
non si basano su unindagine specifica e mirata, ma nascono
da rilievi personali che delineano la distribuzione dei ruoli
delle tre varietà, in cui la parlata locale è
relegata esclusivamente alla sfera familiare e allutilizzo
tra i soli membri della comunità. A ciò segue
lo studio del sistema fonologico e morfologico del timavese,
punto centrale e obiettivo scientifico dellopera, arricchito
da un esauriente elenco di esempi con cui lautrice vuole
concretamente illustrare sia gli aspetti conservativi sia
quelli più innovativi come conseguenza della situazione
di contatto. Lultima parte del lavoro raccoglie il repertorio
lessicale del timavese suddiviso per campi semantici. A valorizzare
questa indagine concorrono la ricerca etimologica di alcuni
termini e le illustrazioni di alcuni oggetti ed attrezzi.
Sulla base dei risultati, emersi dallindagine, lautrice
spiega che la parlata di Timau, alla fine degli anni Settanta,
è una lingua ancora perfettamente viva, in grado di
assimilare ed integrare materiale lessicale allogeno, mantenendo
inalterati molti tratti morfologici e fonologici dei dialetti
sudbavaresi. Queste positive conclusioni hanno pertanto indotto
la comunità di Timau ad intensificare gli sforzi per
la salvaguardia della propria lingua.
|