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TOLMEZZO. Avevano 9 grammi di eroina,
arrestati
(Luca Corraduzza)
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Due
giovani sono stati fermati a un posto di blocco della polizia al rientro
da un viaggio a Padova
Uno di essi (proprietario dellauto) è già stato scarcerato,
laltro, che ha precedenti, è ai domiciliari
Due arresti costituiscono il bilancio di un'operazione antidroga disposta
dal Commissariato di polizia di Tolmezzo e avvenuta a metà della
scorsa settimana: nella rete sono finiti Christian Sassu, 31 anni, di
Treppo Carnico, ed E.T., 36 anni, carnico. Nel pomeriggio di giovedì,
una volante in servizio di prevenzione reati, appostata nei pressi del
casello autostradale di Amaro, aveva notato, a bordo di una Fiat Uno,
due giovani, di cui uno già noto alle forze dell'ordine per precedenti
specifici per droga.
La volante aveva immediatamente informato la squadra di polizia giudiziaria
del Commissariato di Tolmezzo che, a sua volta, sospettando che i due
potessero recarsi a Padova per rifornirsi di sostanze stupefacenti (come
fa la maggioranza dei tossicodipendenti della Carnia), aveva allertato
i colleghi della questura della città veneta. Da Padova era stata
inviata unaltra volante ai caselli. Due ore dopo la Fiat Uno usciva
dall'autostrada a Padova per rientrarvi poco dopo e riprendere la via
del rientro verso la Carnia.
Nel frattempo veniva istituito un posto di blocco ad Amaro e, all'arrivo
dei due (erano circa le 23.30), intervenivano gli agenti che li fermavano,
senza che i due giovani opponessero resistenza. Condotti al Commissariato
del capoluogo carnico venivano effettuati, nei confronti dei fermati,
tutti gli accertamenti del caso.
Gli agenti della polizia, a seguito di una perquisizione, rinvenivano
nascosti sotto il cruscotto della vettura 9 grammi di eroina. Il Sassu
riferiva che la sostanza stupefacente era di sua proprietà, scagionando,
così, in un certo qual modo, il compagno di viaggio.
Per entrambi scattava larresto per detenzione di stupefacenti. Il
compagno di viaggio, E.T., senza precedenti specifici, per il quale si
ipotizzava il solo ruolo di proprietario e autista dell'autovettura, veniva
scarcerato il giorno dopo dal pubblico ministero della Procura di Tolmezzo.
Deve comunque rispondere di concorso nella detenzione di sostanze stupefacenti.
Christian Sassu non è nuovo a episodi del genere. Già nel
1996 era stato sorpreso, assieme a un amico, in una discoteca a Bagnarola
di Sesto al Reghena. Entrambi erano stati trovati in possesso di una cinquantina
di pastiglie di ecstasy ciascuno. Arrestati, erano stati giudicati dal
Gip del Tribunale di Pordenone dottor Fabbro con rito immediato e quindi
condannati.
Per l'ultimo episodio, a seguito dell'udienza di convalida di lunedì
davanti al Gip di Tolmezzo, il Sassu ha avuto la modifica della misura
cautelare che, dalla detenzione in carcere, è passato a quella
degli arresti domiciliari. Come già detto, E.T., invece, era stato
scarcerato poche ore dopo, essendo la sua posizione al vaglio dell'autorità
giudiziaria.
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