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PROVINCIA. Slittano
al 28 febbraio i termini per scegliere se imparare il friulano
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Slitta dal 20 gennaio al 28 febbraio il termine ultimo per scegliere linsegnamento
della marilenghe per i propri figli.
Bruno Forte, direttore generale dellufficio scolastico regionale,
e Marzio Strassoldo, presidente della Provincia, hanno deciso ieri di
prolungare i tempi per la scelta dellinsegnamento della lingua friulana
nelle scuole dellinfanzia, elementari e medie. Una decisione maturata
a margine del summit, voluto da Forte e ospitato a palazzo Belgrado, con
tutti i dirigenti scolastici e i sindaci della provincia. I vertici della
scuola locale, dunque, fanno quadrato attorno al friulano, al diritto
di parlarlo, scriverlo, insegnarlo, volendo con forza unazione di
sensibilizzazione che porti tutti a riconoscere pari dignità tra
friulano e italiano. E così, come indicato nel regolamento di attuazione
della 482, la legge in tutela delle lingue minoritarie, ogni istituzione
sta muovendo i primi passi verso le concrete attività che porteranno
alla diffusione e valorizzazione della marilenghe.
«Organizzeremo momenti di incontro e dibattito con le famiglie -
ha spiegato Forte - così da far capire a ognuno la valenza dellinsegnamento
del friulano non come conoscenza spendibile immediatamente, ma come arricchimento
culturale del proprio patrimonio, utile socialmente perché in grado
di incrementare il senso di appartenenza di ognuno. Dovremo quindi contrastare
lidea della formazione vista solo in unottica funzionalistica
e far comprendere la grande risorsa e la straordinaria opportunità
che ci viene data dalla pluralità di lingue che appartengono a
questa regione». E se a qualcuno venisse da chiedere se il mondo
scolastico è pronto per il passo verso linsegnamento del
friulano, Forte risponde pragmatico: «Ci si attrezza camminando
perché se si cerca di avere una super organizzazione prima di partire,
allora non si parte mai». Lopera di sensibilizzazione per
lopzione dellinsegnamento del friulano, dunque, è partita
e vedrà impegnata anche la Provincia che con una cinquantina di
milioni già da questa settimana realizzerà degli spot di
informazione attraverso tv, radio, quotidiani e periodici per poi concentrarsi
sulla diffusione di materiale informativo nelle scuole. «Un grande
lavoro ci aspetta - ha detto Strassoldo - perché il friulano diventi
uno strumento di comunicazione scritta e verbale in ogni contesto, non
solo in quelli familiare e tra amici. Dobbiamo muoverci con rapidità
e ognuno farà la propria parte affinché nella scuola, nella
pubblica amministrazione, negli strumenti di comunicazione di massa e
in economia si possa utilizzare la lingua friulana al pari dellitaliano.
Usciremo dalla condizione di analfabetismo per quanto concerne il friulano
grazie alla scuola, mentre ogni operatore dovrà assumere il proprio
ruolo con convinzione e consapevolezza così da rendere questo codice
linguistico, motivo di ricchezza culturale per la nostra comunità,
sempre più utilizzato».
www.messaggeroveneto.it
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