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SPORT. Due carnici
e due tarvisiani alle Olimpiadi di Salt Lake City.
(Bruno Tavosanis)
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A dieci giorni
dal via delle Olimpiadi Invernali, vediamo qual è lo stato di salute
dei quattro friulani convocati per Salt Lake City. GABRIELLA PARUZZI.
Alla sua quarta partecipazione olimpica, la tarvisiana punta a salire
sul podio in staffetta (21 febbraio) per ottenere l'ennesima medaglia
da apporre in una già ricchissima bacheca. Quest'anno è
partita al rallentatore, come tutta la nazionale azzurra, ma nell'ultimo
mese è ritornata a veleggiare in quelle posizioni (alte) che nel
2000-2001 l'avevano consacrata fra le migliori del circuito. Gabri dovrebbe
disputare cinque gare: la 15 km. tc (9 febbraio), la Gundersen (15 febbraio),
la Sprint (19 febbraio), la 30 km. tl (24 febbraio) e ovviamente la staffetta.
In ognuna delle gare individuali può entrare nelle prime dieci
ma lei, neppure troppo velatamente, pensa anche ad un medaglia. Del resto
l'anno passato, proprio a Salt Lake, giunse seconda nella Gundersen, ottenendo
il suo primo podio in carriera nelle prove singole. GIORGIO DI CENTA.
Per il carabiniere di Paluzza è la seconda Olimpiade anche se quattro
anni fa, a Nagano, prese parte ad una sola gara. In quest'occasione invece
sarà al via almeno in tre prove ma l'obiettivo primario è
far parte della staffetta (17 febbraio), visto che le possibilità
italiane di medaglia sono abbastanza concrete. La concorrenza però
è forte, con sei atleti per quattro posti. Come la Paruzzi , anche
Di Centa vuole però trovare spazio nelle prove individuali. Dovrebbe
essere al via della 30 km. tc (9 febbraio) o della 15 km. tl (12 febbraio).
Un posto dovrebbe essere assicurato nella Gundersen (14 febbraio), competizione
ideale per chi, come lui, è un "mastino" nella corsa
sull'uomo. Se non parteciperà alla staffetta, sarà certamente
al via della Sprint (19 febbraio). Possibile anche un pettorale nella
gara conclusiva, la 50 km. tl (23 febbraio). ROBERTO CECON. Rispetto ai
colleghi di discesa e fondo, i saltatori hanno meno possibilità
di andare a medaglia. Se poi, come nel caso del trentenne di Fraelacco,
alle sue spalle non c'è nessuno, viene meno anche la possibilità
di disputare la prova a squadre. Due quindi gli appuntamenti: il 10 febbraio
sul K90 (qualificazioni due giorni prima), il 13 febbraio sul K120 (qualificazioni
il 12). Poi potrà già tornare dalla moglie e dai suoi due
bambini, portando loro, chissà, in regalo un grande piazzamento.
Medaglia? Difficile, forse impossibile, ma se manterrà la costanza
dei suoi piazzamenti in questa splendida stagione di Coppa del Mondo,
potrebbe comunque riservarci gradite sorprese. RENE' CATTARINUSSI. Poche
chance di far bene per il biathleta fornese, coinvolto prima nella nota
vicenda della ricetta falsa e poi nella profonda crisi della squadra italiana,
Peccato, perché fino all'anno passato era proprio lui il maggior
indiziato fra i nostri a conquistare una medaglia individuale. Dovrebbe
comunque prendere il via a tutte le gare: 20 km. Individuale (11 febbraio),
10 km. Sprint (13 febbraio), 12.5 km. Inseguimento (16 febbraio), Staffetta
(20 febbraio).
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