Neve in montagna, pioggia in pianura.
(Gino Grillo)

Cinque centimetri a Forni di Sopra, 15 a Sella Nevea. Piste aperte e Tarvisio

Non c'è stata vera pioggia, ma la perturbazione che ieri aveva fatto sperare in un candido manto di neve sulla montagna friulana non ha appagato le aspettative. Una perturbazione che è persistita sulle montagna carniche e del Tarvisiano per tutta la giornata, inframezzando neve di varia consistenza a leggera pioggerellina, il cui unico apporto ad una stagione turistica sciistica è stato nel campo dell'immagine dando un po’ di candore ai prati e alla valle sinora di colore marrone.
Oltre a creare il caratteristico paesaggio invernale della montagna, la neve di ieri è stata di poca utilità per ciò che concerne il rafforzamento della neve sulle piste, che rimangono ancora innevate da quella artificiale sparata dai cannoni nei giorni scorsi. Le stazioni gestite dalla società regionale Promotur non lamentano difficoltà a reperire l'acqua per i cannoni della neve programmata, in quanto pescano in fiumi che non temono periodi di secca, oppure sono alimentate da vasche che, visto la stagione scarsamente turistica, soddisfano egregiamente alle necessità degli sciatori e degli operatori del settore.
Ma veniamo alla "nevicata" di ieri. Quella caduta ieri è stata, più che una nevicata, una spolverata di bianco: soltanto cinque infatti i centimetri di neve caduta a Forni di Sopra, tanto sulle piste di fondovalle quanto su quelle in quota sul Varmòst, che non hanno determinato cambiamenti alcuni alla situazione già preesitente.
Sul fondovalle, dove le temperature erano più alte, spesso la neve si è mescolata una pioggerellina che non ha reso possibile l'ammassarsi della neve caduta al suolo. Pioggia a Ravascletto e neve sullo Zoncolan. Anche il polo della Carnia centrale non ha potuto gioire della nevicata di giovedì. La quantità di neve caduta che si è ammassata al suolo rimane inalterata sia in quota, sia in fondovalle: non più di 5 centimetri.
Qualche fiocco in più è caduto a Sella Nevea, dove alla sera si registravano quasi 15 centimentri di neve fresca. Tarvisio invece si presentava come le altre stazioni, con una spolverata di neve, frammista, a volte, con una leggera pioggia.
L'innalzamento delle temperature e l'acqua hanno causato le prime vittime: alcuni chilometri delle piste di fondo, innevate sinora da neve naturale caduta a natale. Dei 22,5 chilometri di piste, rimangono agibili solamente due circuiti di 5 chilometri cadauno, nell'Alta Val Saisera e ai Laghi di Fusine. Praticamente chiusi gli anelli di Saisera bassa e delle piane del fondovalle. Tutte aperte le piste di discesa a Tarvisio, mentre a Sella Nevea la pista Canin rimane a disposizione, oggi, per il recupero di una gara, mentre sono aperte le piste di sciovia rossa, blu e campo scuola.


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