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PALUZZA. Necrologio
per i faggi tagliati Ironica protesta degli abitanti di Timau. Alberi
vecchi di 300 anni
(Bruno Tavosanis)
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Un'epigrafe,
rigorosamente bilingue, sui muri del paese per ricordare la "morte"
di tre faggi secolari, sacrificati nel nome di un muraglione paramassi.
Così alcuni abitanti di Timau hanno manifestato la loro rabbia
per l'abbattimento, effettuato il 16 gennaio dalla ditta Vidoni di Udine,
di quelli che potevano essere considerati tre monumenti naturali. Si trovavano,
come riporta il sito locale www.taicinvriaul.org, sopra la borgata Oubarlont
del Pauarn ed erano posizionati nel Balli, ovvero la piccola boscaglia,
bandita al taglio, che fino a ieri garantiva una protezione naturale dalle
valanghe invernali e dai massi che si staccavano dalla Creta e dal Ganzsshpiz.
Dal 1909 al 1986 Timau fu minacciato undici volte dalle valanghe della
montagna e in tutti i casi fu salvato dalla faggeta dei Balli. Il più
grande degli alberi abbattuti aveva una circonferenza di 5.20 metri, un
diametro di 1.65, un'altezza di 25; fra l'altro l'azienda regionale dei
parchi e delle foreste aveva catalogati i tre faggi nei suoi archivi.
Il taglio è arrivato inatteso perché Giovanni Puntel, l'ingegnere
che segue il progetto del muraglione paramassi, nell'ultimo numero del
periodico trilingue "Asou Geats", aveva spiegato che il vallo
sarebbe stato costruito al limite inferiore del bosco di faggi, senza
interessarlo. Ora invece, dopo più di 300 anni, non ci saranno
più i tre colossi a vegliare sulla borgata.
www.ilgazzettino.it
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