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CERCIVENTO. Il
gelo ha distrutto le tubature dellacquedotto
(Gino Grillo)
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Situazione critica
in alcune frazioni. Emessa unordinanza per razionalizzare lacqua
Siccità ancora in agguato in Carnia. Dopo Tolmezzo, Ovaro, Lauco,
Rigolato, Ravascletto, Paularo, Comeglians, ora anche a Cercivento si
affaccia lo spettro della carenza di acqua, che provoca gravi disagi alla
popolazione residente.
Lamminsitrazione comunale è stata investita dai problemi
che presenta la frazione di Ramarolt, sulle sponde del monte Tenchia,
dove lacqua manca da qualche giorno e i rubinetti sono praticamente
a secco. Gli abitanti in un primo momento si sono dati da fare in piena
autonomia, recandosi personalmente alle fonti per riepire taniche e contenitori
vari per i bisogni domestici di ogni giorno. Ora però è
dovuta intervenire lamministrazione comunale guidata da Dario De
Alti che ha fatto effettuare un collegamento volante che ha unito la rete
idrica della frazione con una fonte ancora non esaurita.
Il freddo nel frattempo ha però gelato le tubature dellacquedotto
comunale principale, che si approvigiona nel Rio Aracli, facendole esplodere,
per cui si prospetta la necessità di un intervento radicale, per
il futuro, per sopperire alla bisogna, per il quale si è richiesto
un intervento diretto della Protezione civile regionale. Intanto è
stata emanata lordinanza comunale che prevede il risparmio del consumo
dellacqua potabile nella località Casali, dove è già
finanziato il progetto per il potenziamento dellacquedotto comunale
che si approvigiona dalle sorgenti del Rio Confine, con un impegno di
spesa pari a 196 mila euro, circa 390 milioni di lire.
Questi lavori sono previsti per la primavera e si esauriranno entro lautunno
di questanno. Dovrebbero consentire un miglior funzionamento dellimpianto
che fornisce lacqua a Cercivento. Come si sa questo inverno particolarmente
secco e freddissimo è allorigine di questa situazione, che
ormai ha messo in ginocchio molti importanti Comuni della Carnia. La prima
emergenza è stata segnalata in una frazione di Ravascletto, poi
dalla fine di dicembre, si è allargata a macchia dolio e
ancora non se ne vede la fine.
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