TOLMEZZO. Il bilancio dell’anno appena trascorso del commissariato di pubblica sicurezza
(Fausto Coradduzza)

Stroncato il riciclaggio di auto

Due operazioni antidroga e il ritrovamento dei corpi dei camionisti uccisi dalla mafia dell’Est


Importante è stato, nel 2001, l’impegno del personale del Commissariato di pubblica sicurezza di Tolmezzo. Gli uomini del dirigente, vicequestore aggiunto Giovanni Belmonte, hanno raccolto dei risultati significativi. Cinque i punti principali. Nella primavera (tra marzo e maggio), in collaborazione con la Questura di Udine, gli agenti di Tolmezzo hanno partecipato a una operazione antidroga che ha portato all’arresto di un pluripregiudicato residente in Carnia e colto nella flagranza del reato di detenzione, ai fini dello spaccio, di sostanze stupefacenti. Numerose altre persone, residenti nel comprensorio montano e a Udine, sono state denunciate per lo stesso reato.
Il mese di giugno ha visto il ritrovamento dei corpi di due camionisti slovacchi uccisi barbaramente per la rapina del loro camion nell’estate-autunno del 1999. Dei dieci omicidi attribuiti alla banda, due erano stati commessi in Italia, tra Moggio e Pontebba. La sinergia con la polizia slovacca e il coordinamento con la Procura della Repubblica di Tolmezzo, hanno permesso il raggiungimento del risultato. Tutti gli uomini della banda sono stati arrestati e ora si trovano incarcerati in diversi paesi dell’Europa dell’Est. Successivi accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica mediante l’utilizzo comparativo del Dna ha consentito l’identificazione dei due autotrasportatori. Si tratta di Jozef Nagy, di Bartislava e di Jaroslav Ulicny di Levoka.
Nel mese di settembre, inoltre il personale del Commissariato tolmezzino ha proceduto, su ordine di ciustodia cautelare del Gip del Tribunale del capoluogo carnico, in Ungheria, all’arresto del cittadino rumeno Adrian Claudiu Matea di Aarad (celebrità nel proprio Paese avendo partecipato come pesista alle Olimpiadi di Sidney) ma celebre oramai anche per essersi rivelato anello fondamentale per il riciclaggio di autovetture di grossa cilindrata rubate e, quindi, rivendute nei paesi dell’Est. Le successive indagini, avevano portato all’arresto anche di altre cinque persone: tre italiani e due rumeni oltre alla denuncia a piede libero di diverse altre. In autunno individuato un altro giro di spaccio di sostanze stupefacenti, in modo particolare nella zona di Osoppo, con il successivo arresto di due persone. Tale operazione si è conclusa in dicembre.


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