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TARVISIO. Gabriella
Paruzzi, oggi l'abbraccio con Camporosso e Fusine
(Bruno Tavosanis)
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"La cerimonia di premiazione non mi ha provocato
l'emozione che avevo sempre immaginato. E' stato qualcosa di molto, molto
più forte e intenso". Alla fine Gabri ha ceduto: durante l'esecuzione
dell'inno nazionale copiose lacrime le rigavano il volto. Del resto che
il suo sogno fosse sentire le note di Mameli e veder sventolare la bandiera
italiana sul pennone più alto in suo onore, non lo aveva mai nascosto.
E' una delle tante splendide immagini che hanno caratterizzato queste
ultime ore, le prime della Gabriella Paruzzi olimpionica della 30 km.
tc di fondo. Ieri tutti i quotidiani nazionali, sportivi e non, riportavano
in prima pagina la gioia della tarvisiana e di Stefania Belmondo, le protagoniste
della splendida doppietta azzurra. Ma è stata soprattutto la giornata
di Gabri, una splendida gregaria che per un giorno, quello più
importante, ha fatto meglio delle "capitane". Basta e avanza
per assumere l'incancellabile patente di campionessa, uno "spartiacque"
nella sua carriera si potrebbe dire, giocando con il nome dell'albergo
del marito. Sensazioni così in Friuli non si provavano dai tempi
dei trionfi di Manuela Di Centa ma quelli, se vogliamo, erano più
attesi e quindi tutti erano mentalmente preparati a gustarsi una vittoria.
Domenica invece le emozioni sono arrivate forti, improvvise, con quei
primi intertempi che lasciavano presagire qualcosa ma inducevano comunque
all'attesa, considerata la lunghezza della gara. Poi, chilometro dopo
chilometro, il "sospetto" di vivere un momento importantissimo
cresceva e in quella volata finale alla caccia del provvisorio argento
gli incitamenti dei friulani davanti alla tv (oltre 3 milioni gli spettatori
in Italia) sono idealmente arrivati fino a Soldier Hollow. E qualche lacrimuccia
da parte di chi le vuole bene, e non solo, è certamente scappata.
"Non è un argento, è un oro" dirà il presidente
della Fisi, Gaetano Coppi, preannunciando ciò che sarebbe accaduto
poco più di due ore dopo la conclusione della gara. Gabri la notizia
se l'aspettava, anzi no, tant'è che quando dalla redazione di Udine
del "Gazzettino" è arrivata via telefono la richiesta
di un primo commento alla squalifica della Lazutina e quindi a questo
fenomenale oro, la prima reazione è stata di incredulità,
la seconda di... incredulità! La felicità, la voce rotta
dall'emozione al termine della cerimonia di premiazione, sono il simbolo
di cosa significhi l'Olimpiade per un'atleta. "E' una gioia che voglio
condividere con i parenti, gli amici, i tecnici, gli allenatori, attuali
e del passato. Questo mio successo lo devo quindi a tante persone, ognuna
di esse mi ha dato qualcosa". Un posto di riguardo è naturalmente
riservato al marito Alfredo, che per qualche giorno, assieme ad altri
parenti e amici, le è stato accanto negli States. E' rientrato
a Camporosso venerdì e così non ha vissuto in diretta il
grande evento: "Si vede che è destino- dice Gabri- Anche Fauner
vinse il Mondiale di Thunder Bay il giorno successivo alla partenza della
moglie". Il dopo gara è trascorso a "Casa Italia",
una festa in tono minore visto che ormai gran parte della delegazione
azzurra era rientrata in patria: "Mi dicono che in Italia sono sulle
prime pagine di tutti i quotidiani e la tv passa continuamente la gara,
che fra l'altro non ho ancora rivisto. Fatico a immaginarlo, forse solo
oggi capirò realmente la portata della mia impresa". Due ore
di sonno, pochine, ma era prevedibile: "Ovviamente nella notte ho
ripensato a tutto ciò che mi era accaduto nelle ultime ore ed era
difficile chiudere l'occhio con l'adrenalina ancora a mille. Comunque
meglio così, dormirò in aereo, sempre che riesca a prenderlo
visto che in aereoporto c'è una marea di gente in attesa della
partenza". Ma una campionessa olimpica ha i suoi piccoli privilegi
e quindi tutto è filato via liscio. L'arrivo a Milano, dove l'aspetta
il marito, è previsto alle 12. Poi, dopo una prevedibile attesa
per esigenze giornalistiche, la partenza per Tarvisio, dove tutti la attendono
per festeggiarla. "In realtà mi piacerebbe stare tranquilla
nell'unico giorno di riposo prima della partenza per la Scandinavia, ma
non sarebbe giusto nei confronti di chi vuole condividere con me questo
momento". E in tantissimi non vedono l'ora di farlo.
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