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Il parroco di
Lovea muore in uno scontro
(Chiara Carella)
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Lincidente lungo la tangenziale per
Tavagnacco. Feriti due giovani fidanzati.
Lincidente sarebbe stato provocato da unerrata manovra del
sacerdote. Il traffico è rimasto bloccato per due ore.
Un morto e due feriti sono il bilancio di un gravissimo
incidente stradale accaduto nella mattinata di ieri lungo la tangenziale
che collega Udine sud a Tavagnacco. La vittima è il parroco di
Lovea, Vito Foschiani, 63 anni (ne avrebbe compiuti 64 il prossimo 8 marzo),
originario di Udine. E spirato mentre gli operatori del 118 cercavano
disperatamente di rianimarlo e i battiti diventavano sempre più
flebili. I feriti sono due fidanzati che, avendo la giornata libera, stavano
andando insieme a fare compere. Si tratta di Tommaso Osso, 26 anni, abitante
a Palmanova, in via dei Boschi, figlio di Roberto ex sindaco della città
stellata, e di Sara Bresciani, pure ventiseienne, residente a Gorizia
in via Lantieri 5. Le condizioni dei due giovani non sono preoccupanti.
Allorigine dellincidente, accaduto attorno alle 10.30, ci
sarebbe uninversione di marcia in un tratto della tangenziale non
più divisa dal guard-rail. La ricostruzione è ancora al
vaglio della polizia stradale intervenuta per i rilievi, ma è già
stato delineato un quadro di ciò che potrebbe essere accaduto.
Il parroco di Lovea, alla guida della sua Rover, si sarebbe immesso sulla
tangenziale uscendo dallo svincolo di Feletto. Anziché andare avanti
dritto, come il senso di marcia in direzione nord lo obbligava a fare,
si è spostato improvvisamente a sinistra con lintenzione
di passare dallaltro lato della tangenziale per cambiare direzione
di marcia. Da dietro, però, è sopraggiunta la Peugeot 206,
alla guida della quale cera Tommaso Osso che non è riuscito
a evitare limpatto violentissimo contro la fiancata sinistra della
Rover, proprio dal lato del conducente. In seguito allurto don Vito
Foschiani è stato scaraventato sul sedile del passeggero, mentre
le gambe sono rimaste dalla parte del guidatore; lauto si è
quindi fermata al centro della statale. La Peugeot con i due fidanzati
a bordo ha finito, invece, la sua corsa in un campo arato al lato della
strada.
Sono scattati immediatamente i soccorsi e, in una manciata di minuti,
lungo la tangenziale sono arrivati a sirene spiegate i vigili del fuoco
del Comando provinciale, una squadra con il capo Gianni Pozzo, assieme
agli operatori del 118 con due ambulanze e lautomedica e agli agenti
della polizia stradale.
Il sacerdote era incastrato nellauto. In pochissimi minuti, i pompieri
sono riusciti a sventrare la Rover consentendo agli operatori del 118
di intervenire subito. «Respirava ancora, ma a fatica hanno
raccontato i primi soccorritori . Tastando il polso abbiamo sentito
i battiti. Dopo pochi minuti, però, non dava più segni di
vita».
Don Vito Foschiani è stato sistemato su una barella e gli è
stata fatta la rianimazione. Purtroppo, però, ogni tentativo è
stato inutile; è spirato proprio mentre il personale del 118 stava
facendo limpossibile per strapparlo alla morte. Ai soccorritori
non è rimasto altro da fare che coprire il corpo con un lenzuolo.
Intanto, Tommaso Osso e Sara Bresciani sono stati soccorsi e trasportati
in ospedale dove sono ancora ricoverati. Come si diceva, le loro condizioni
non sono particolarmente gravi.
Lungo la tangenziale si è formata una lunga coda e, per un paio
di ore, il traffico è stato deviato.
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I fedeli in lacrime: «Nessuno
potrà sostituirlo»
La testimonianza di don Ivo Dereani: era capace di unire la comunità,
mancherà alla gente di questi piccoli centri
La notizia della scomparsa di don Vito Foschiani, 63 anni, parroco di
alcune frazioni dei Comuni di Paularo e di Arta Terme, è stata
accolta nella valle del But e in quella dell'Incarajo con incredulità
e sconforto. Molti hanno appreso la triste notizia direttamente dal cronista.
Così lo ha saputo Giobatta Gardel, sindaco di Arta Terme, che alla
mattina aveva celebrato un matrimonio in Comune, come pure il sindaco
di Paularo Sergio Tiepolo, impegnato in municipio tutta la mattina per
un consiglio comunale. «Certo che fa sensazione, specie in un piccolo
paese - ha dichiarato Gardel - la scomparsa di un concittadino, quale
era a tutti i titoli don Vito per Lovea. Sarà difficile ora trovare
un altro parroco, disposto a trasferirsi in una zona lontana dai grandi
centri.»
«Al cirive di tegnii dongje la int di Chiaulis (Faceva di tutto
per stare vicino alla gente di Chiulis) - ha detto di lui Tiepolo -. Era
una figura importante per le piccole frazioni, abitate oramai per lo più
da persone anziane.» Ci si era abituati a questa figura di prete,
anche se a part-time. La gente delle frazioni attendeva la sua visita
per la messa domenicale, o per i vespri pomeridaini durante il mese di
maggio. Un reciproco conforto, quello fra parroco e parrocchiani. Pur
vivendo da solo nella casa canonica, era di casa da tutti, a Lovea. «Sarà
difficile trovare un sostituto ora, vista la mancanza di parroci.»
La pensa così anche don Ivo Dereani, l'altro parroco di Arta Terme,
appena tornato da un giro presso i fedeli di Lovea dopo aver avuto notizia
della tragica fine del correligioso. «Le frazioni di don Vito -
ha detto - sentono il vuoto che ha lasciato. Uomo di grande comunicabilità
era capace di unire la gente attorno a se. Mancherà sicuramente.»
«Sarà difficile non tanto trovare un altro parroco - racconta
una signora di Cliaulis - quanto trovare un parroco come lui, buono, che
si interessava dei problemi della gente senza mai essere invadente.»
«Stupiti e mortificati», così si sono sentiti in una
famiglia di Valle Rivalpo quando hanno scoperto che la campana «suonava
per l'anima di don Vito» nel primo pomeriggio di ieri. «A
mi è vegnut un grop» confessa una fedele.
Proprio qui, dove era arrivato nel giugno del 1982, si stavano facendo
i preparativi per festeggiare il ventesimo anniversario fra don Vito e
la frazione. Invece la sorte lo ha colto mentre si recava dai suoi congiunti,
una sorella e un fratello, che ancora abitano nel paese natale di Adegliacco.
Una messa a suffragio sarà celebrata oggi, da don Nello Marcuzzi,
già parroco di Rivalpo, nella stessa Rivalpo pressso la chiesa
di San Martino alle 14.30. I funerali saranno celebrati martedì
alle 15.30 a Lovea, dove il parroco sarà sepolto.
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