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Terremoto, danni
alla pieve di Gorto
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Ledificio sacro
sarebbe dovuto essere ristrutturato dopo il 76, ma i lavori non
sono mai stati fatti
Ovaro: gli ultimi sopralluoghi hanno evidenziato cedimenti nel campanile
Anche il campanile dellantica pieve di Gorto, in Comune di Ovaro,
è stato danneggiato dal terremoto di San Valentino che ha scosso
la Carnia. Lamara sorpresa è stata confermata dagli ultimi
sopralluoghi effettuati dai tecnici del comune e della protezione civile.
Questa settimana, a seguito di prime segnalazioni di danni provocati dalle
recenti scosse telluriche, i funzionari della protezione civile regionale
hanno effettuato alcuni sopralluoghi ai fabbricati. Varie sono state successivamente
segnalazioni di ulteriori danni ad altri edifici, fra le quali va sicuramente
evidenziata la situazione del campanile della pieve di Gorto, dove le
fessure e le crepe, già presenti ed evidenti dopo il terremoto
del 76 ora si sono allargate. Già allindomani del sisma
di 26 anni fa furono previsti dei lavori di consolidamento del campanile,
che però non sono mai stati realizzati. Così adesso si deve
fare i conti con il rischio che la struttura possa addirittura cedere,
con gravissime ripercussioni sullintero edificio di culto.
Di questi nuovi casi di immobili danneggiati, il sindaco di Ovaro Lino
Not ha segnalato sabato alla protezione civile regionale la situazione
e ha chiesto nuovi sopralluoghi. Lamministrazione comunale informa
i cittadini che qualora riscontrassero nei fabbricati danni causati dal
sisma, di segnalarla in modo urgente allufficio tecnico comunale,
che provvederà a prendere le misure del caso.
Il terremoto di San Valentino (4,9 gradi della scala Richter, la più
forte scossa in Friuli dal settembre del 76) con epicentro a 14
chilometri di profondità sotto il monte Sernio, tra Moggio Udinese
e Paularo, ha creato notevoli disagi e danni, soprattutto in questi due
comuni. Da segnalare che labbazia di San Gallo di Moggio è
stata chiusa e allinterno è caduta la statua del Redentore,
cara ai fedeli del luogo. Alcune case di Moggio sono state lesionate,
al punto che una famiglia ha dovuto sgomberare i locali. A Paularo situazione
ancora più grave: secondo i sopralluoghi effettuati finora sono
almeno una sessantina gli edifici che hanno bisogno di ristrutturazioni
importanti in seguito ai danneggiamenti subiti a causa del sisma. Anche
ad Arta alcune vecchie abitazioni sono state lesionate.
Paura, in Carnia, anche venerdì mattina, quando alle 10 la terra
ha tremato (3 grado della scala Richter) nella zona di Cavazzo. Le scuole
di Trasaghis sono state fatte sgomberare, anche se alla protezione civile
non sono pervenute segnalazioni di danni ad abitazioni. Nel pomeriggio
unaltra scossa (2,2 gradi della scala Richter) anche nelle Valli
del Natisone.
www.messaggeroveneto.it
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