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Due valli attendono
il metano. A Ovaro, Paluzza e Zuglio malumori perché non si
estende la rete
(Fausto Coradduzza)
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Non è tutto oro quel che riluce in montagna
anche se, a seconda delle occasioni, loro lo si vuol far vedere,
e alcuni temi: dellenergia e della politica dei fattori oltre che
delle pari opportunità tengono sempre banco. Ma fermiamoci al tema
dellenergia. Delusi alcuni pubblici amministratori per non essere
riusciti a entrare nel quadro della privatizzazione della centrale idroelettrica
di Somplago, sta emergendo, relativamente al piano energetico, un certo
diffuso malumore.
I più insoddisfatti risultano essere soprattutto gli amministratori
della Val Degano e della Valle del But per il mancato finanziamento della
rete metanifera, "evento" atteso da diversi anni. Si sarebbe
trattato del lotto necessario per allargare la rete distributiva. Di questo
disagio se ne è fatto interprete il presidente del consiglio regionale
Martini che ha scritto al presidente della giunta Renzo Tondo per un suo
interessamento affinchè i vecchi progetti e finanziamenti, mesi
da parte, vengano ripristinati. In effetti nel piano regionale della metanizzazione
da dieci anni erano destinate delle apposite poste per i comuni di Paluzza,
Arta, Zuglio, Ovaro ed altri.
Dai dati dellultimo bilancio, invece, non risultano più.
La cosa riveste ovviamente una particolare gravità in quanto, nel
mentre per le zone più forti si sta potenziando la rete dei servizi
territoriali con lampliamento, ad esempio, del cablaggio dei territori
più forti, nel territorio montano non si completa nemmeno quello
che era stato prorgammato da tempo. Martini, a questo punto, spera che
si tratti solamente della "svista" di qualche funzionario e
che quindi si ponga rimedio al più presto.
www.messaggeroveneto.it
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