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TOLMEZZO. Una
nuova proroga per la Burgo
(Paolo Decleva)
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La precedente scadeva
oggi, alle 7. Nervosismo tra i sindacalisti per il prolungarsi dellincertezza
Decisa dal pm Cavalieri, varrà fino alla risposta del Gip Persico
sullistanza di dissequestro
Ancora una proroga, la terza, ha evitato il sequestro degli impianti della
Cartiera Burgo che producono la cellulosa e quindi versano liquidi inquinanti
nel Tagliamento. Lha decisa ieri mattina il procuratore della Repubblica
di Tolmezzo Enrico Cavalieri contestualmente alla presentazione di unistanza
di dissequestro al Gip del tribunale Maria Rosa Persico.
La proroga non ha una scadenza precisa: vale fino a quando la dottoressa
Persico prenderà la sua decisione a favore, come tutti in Carnia
si augurano, o contro il dissequestro. Notizie in proposito sono attese
per domani o martedì, dal momento che oggi gli uffici del palazzo
di giustizia del capoluogo carnico sono chiusi.
Ieri mattina alle 8.05 in Procura è arrivato, con una notevole
documentazione, il dottor Bertuzzi, segretario del presidente della giunta
regionale e commissario ad acta Renzo Tondo. Bertuzzi, come da accordi
presi il giorno precedente, ha consegnato al dottor Cavalieri il decreto
con il quale il consiglio dei ministri riunitosi giovedì ha incaricato
il ministro degli interni Scajola di provvedere alla designazione di un
commissario per risolvere il problema della Burgo; il decreto con il quale
lo stesso Scajola ha nominato Tondo, contenente lelenco preciso
dei poteri conferitigli; il documento nel quale il neocommissario delinea
il programma dei primi interventi; i pareri del comitato tecnico del ministero
dellAmbiente sugli aspetti più delicati della situazione.
Pochi minuti dopo - come si è detto - il dottor Cavalieri, decisa
lulteriore proroga del sequestro (la precedente scadeva oggi alle
7), ha consegnato listanza di dissequestro e la documentazione ricevuta
alla dottoressa Persico, che si è messa subito al lavoro, ma non
potrà prendere un provvedimento prima di domani.
Se la decisione del Gip sarà a favore del dissequestro finalmente
i 600 lavoratori che dipendono direttamente o indirettamente dalla cartiera
e gli abitanti della Carnia, potranno tirare un enorme sospiro di sollievo.
In ogni caso non si saprà niente - come accennato - prima di domani,
quando gli uffici del tribunale riapriranno.
Questo susseguirsi di deroghe, mentre cera chi credeva che il dissequestro
avvenisse automaticamente o quasi in seguito alla nomina del commissario,
ha creato un certo nervosismo. Lo confessa Franco Barera della Cgil, che
aggiunge: «Ci sono fabbriche in Italia che inquinano molto di più
di noi e non succede niente. Eppoi qui linquinamento è molto
diminuito rispetto ai dati dello studio che fa parte dellinchiesta,
perchè da allora sono state apportate molte migliorie. Mi pare
impensabile che non si decida per il dissequestro.» Non è
completamente tranquillo, pur confidando nella sensibilità della
magistratura, neppure Nicolino Dario, della Cisl.
Intanto oggi accadrà nulla. Gli impianti sono in sicurezza e fermi
da quasi due settimane e, in caso di via libera dalla magistratura, ci
vorranno due giorni per farli ripartire. In fabbrica poi ci saranno soltanto
alcuni operai addetti alla manutenzione.
www.messaggeroveneto.it
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