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Terremoto. «Emergenza
gestita in tempo reale»
(P.L.)
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Nuovo sopralluogo
del direttore della Protezione civile
Nessun ferito, nessun edificio crollato, nessun pericolo incombente per
la gente o per la circolazione. Le impressioni dopo il sopralluogo in
elicottero effettuato già giovedì mattina dal direttore
della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso, hanno avuto unulteriore
conferma ieri nel corso di una nuova, più dettagliata ricognizione
a partire dalla zona in cui è stato localizzato lepicentro
del terremoto: Moggio-Amaro-Monte Sernio.
«Per scrupolo fa sapere il dottor Berlasso abbiamo
voluto vedere da vicino i danni provocati dalla scossa allabbazia
di San Gallo (dove la statua del Redentore è finita a pezzi dopo
una caduta da una decina di metri) che il sindaco di Moggio ha dichiarato
inagibile, e nella chiesa di San Floriano della vicina frazione di Dordolla.
Ci siamo quindi recati a Dogna, più precisamente nel piccolo abitato
di Porto in cui era stata segnalata una caduta massi prontamente recintata.
Quindi un salto ad Arta per una scarpata pericolante lungo la strada di
collegamento tra il capoluogo comunale e Plan di Coces».
Tutto qua. Anche se il maltempo di questi giorni suggerirà di effettuare
nuovi accertamenti.
Quello dellaltra notte secondo Berlasso, «è stato un
esame impegnativo che ha confermato lefficienza di volontari e sala
operativa di Palmanova, unica a essere aperta 24 ore su 24. In base a
una convenzione tra la Direzione regionale di protezione civile e il Centro
ricerche sismologiche dellOgs continua il responsabile regionale
, è pervenuta la segnalazione automatica dellevento
sismico e lemergenza è stata gestita in tempo reale con il
coinvolgimento immediato delle squadre di volontari Dogna, Moggio, Amaro
e Arta».
Una prova generale in grande stile, riuscita, per una "prima"
cui ovviamente ci si augura di non assistere.
www.messaggeroveneto.it
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