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Terremoto. «Nel
76 unenergia 50 volte più forte»
(P.L.)
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Il direttore del Centro
ricerche sismologiche: la gente tutto sommato può stare tranquilla
Alberto Michelini è il direttore del Centro ricerche sismologiche,
dipartimento dellIstituto nazionale di Oceanografia e geofisica
sperimentale.
Dottor Michelini, come classificare la scossa dellaltra notte che
ha tenuto il Friuli col fiato sospeso?
«Una magnitudo di 4,9 gradi Richter rivela un evento sismico consistente.
Quello che nel maggio 76 devastò la nostra regione provocando
mille morti era di magnitudo 6,4. Il calcolo è logaritmico; possiamo
dire che lenergia elastica accumulatasi nelle rocce e poi sprigionata
nel terremoto di 26 anni fa, che ebbe anche una maggior durata, fu di
oltre 50 volte superiore rispetto a questa scossa. Resta il fatto che
senza la ricostruzione con criteri antisismici avrebbe avuto ben altro
impatto».
Dunque, fosse accaduto in altre parti dItalia avrebbe potuto anche
provocare vittime e crolli?
«Non cè dubbio. Pensiamo allUmbria in cui certe
case sembrano stare su per combinazione. Da noi, fortunatamente, la ricostruzione
ha fatto il suo dovere: leggi e norme sono state seguite con scrupolo
e rigore. È giusto che la gente si senta tutto sommato tranquilla,
pur ben sapendo che la nostra è una regione sismica».
Che cosa può attendersi ora la popolazione?
«Noi stiamo attentamente vagliando il decadimento della sismicità.
Il fenomeno può andare avanti per settimane ed esaurirsi addirittura
tra mesi. Durante questo calo potrebbero insorgere picchi di energia anche
avvertibili dalla gente, ma ci pare di poter escludere che torni una scossa
violenta come quella dellaltra notte».
Chi ha avvertito la scossa riferisce che è durata piuttosto a lungo.
«La percezione della durata nella gente è diversa da quella
che risulta a noi sismografi. Il tempo di "scuotimento" dipende
da diversi fattori, tra cui il luogo in cui ci si trova. Tecnicamente
la fase di "rottura" non ha superato i 4, massimo 5 secondi».
Come si muove il Centro di ricerche sismologiche quando viene registrato
un movimento tellurico di questa consistenza?
«Qui opera una ventina di persone che oltre a essere impiegato nella
ricerca, in base a convenzioni ha il controllo delle reti sismologiche
del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto. Il sismografo è in digitale,
non ci sono più i tamburi che battono, ma uno strumento più
robusto e sofisticato. Durante la notte, un sistema di allarme allerta
il tecnico in reperibilità tramite un messaggio Sms al telefonino
che indica epicentro e magnitudo della scossa. In sede arrivano quindi
i tecnici con lincarico di far affluire informazioni a protezione
civile e alle prefetture».
www.messaggeroveneto.it
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