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Tondo: sulla cartiera
il governo deciderà giovedì, stato di emergenza entro
una settimana
(P.D.)
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Incontro a Tolmezzo
con i lavoratori. Collino: subito un tavolo di concertazione per risolvere
analoghe situazioni. Burgo, il decreto entro 15 giorni
«Il consiglio dei ministri valuterà giovedì la situazione
della Burgo, poi entro la settimana dichiarerà lo stato di emergenza
ed entro 15 giorni nominerà il commissario ad acta»: lo ha
annunciato ieri sera il presidente della giunta regionale Renzo Tondo
nella sala consiliare del municipio di Tolmezzo ai lavoratori della cartiera,
che proseguiranno loccupazione del Comune e il presidio nello stabilimento
fino al 19.
Per un problema dunque in via di soluzione, ce ne sono però altri
da affrontare. «Da questa emergenza - ha dichiarato infatti il senatore
Giovanni Collino, di An, valutando positivamente quanto fatto dalla giunta
regionale e dal governo bisogna prendere le mosse per creare un
tavolo di concertazione tra assessore regionale e ministro dellAmbiente
che consenta di risolvere anche le altre situazioni analoghe diffuse in
Friuli».
Arrivato da Roma alle 14, Tondo era in municipio a Tolmezzo, al posto
già occupato in passato da sindaco, già alle 18.15, per
una conferenza stampa che avrebbe dovuto essere riservata agli addetti
ai lavori ma che è stata subito aperta a tutti, con grande soddisfazione
dei lavoratori. Il presidente della giunta regionale, che aveva accanto
il vice Ciani e il sindaco Cuzzi con gli assessori Zearo, Cacitti e Cargnelutti,
ha sottolineato che per arrivare allo stato di emergenza e alla nomina
del commissario ci sono passaggi tecnici e legali che non si possono saltare.
«I tempi non si possono bruciare - ha detto - ma vi assicuro che
di tempo non se nè perso neanche un poco. A Roma ho apprezzato
il grande lavoro svolto dallassessore Ciani con i ministri Scajola
e Matteoli e ho constatato che il ministero ha esaminato la situazione
della Burgo con grande attenzione e disponibilità, certamente spronato
dalla mobilitazione degli operai, dagli echi della stampa oltrechè
dal nostro intervento. Così si è aperto uno spiraglio -
ha rilevato Tondo - ed è certo che giovedì in consiglio
dei ministri si parlerà della Burgo e che il problema sarà
risolto in tempi ragionevolmente brevi».
La complessità delle procedure da seguire per arrivare alla dichiarazione
dello stato di emergenza è stata sottolineata anche da Ciani, il
quale però si è dimostrato certo del buon esito del lavoro
svolto con i ministri competenti.
«E se il governo non dichiarasse lo stato demergenza e non
nominasse il commissario?» è stato chiesto alla fine a Tondo.
«Non lo voglio nemmeno prendere in considerazione» ha risposto
il presidente, guadagnandosi gli applausi.
Come si diceva, soddisfazione per lesito degli incontri romani di
Tondo e di Ciani che hanno discusso a lungo anche con il capo di
Gabinetto del ministro Scajola, lex prefetto di Udine Sorge - è
stata espressa in una nota dai parlamentari Giovanni Collino e Daniele
Franz, di An. «Non avevamo mai dubitato dellazione del governo
- hanno detto - che ha individuato, in collaborazione con la Regione,
un percorso che troverà una definita soluzione la prossima settimana».
Un impegno che è stato confermato da un comunicato congiunto dei
ministeri dellAmbiente e degli Interni.
«Bisognerà - ha sottolineato tra laltro il senatore
Collino - cogliere loccasione rappresentata dalla disponibilità
del ministro Matteoli, il quale ha definito il suo dicastero "il
luogo delle opportunità e non dei divieti", per creare un
tavolo di concertazione in modo da portare a soluzione i numerosi problemi
ambientali presenti sul territorio del FriuliVenezia Giulia. Ci
sono infatti problemi annosi come quello della Burgo che hanno avuto strascichi
nel tempo. Ebbene, è ora di porre fine a questa politica dello
strascico, per evitare di trovarsi di nuovo di fronte a situazioni di
emergenza».
www.messaggeroveneto.it
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