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Burgo: occupato
il municipio di Tolmezzo
(L.C. )
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La soluzione in extremis
ieri sera dopo una giornata tesa. Risolutore lincontro tra il procuratore
Cavalieri e il prefetto
Chiusura rinviata al 17, ma la protesta continua. Sciopero della fame
e lunedì si ferma tutta la Carnia
La chiusura della cartiera Burgo è stata rinviata, almeno fino
al 17 febbraio. Il procuratore di Tolmezzo, Enrico Cavalieri, ha infatti
firmato ieri sera, al termine di un vertice con il prefetto di Udine Salanitri
e con il presidente del consiglio regionale Martini, il provvedimento
di proroga, al termine di una giornata convulsa e tesa. E questo
quanto si attendevano i lavoratori della cartiera, oltre 450 tra operai
e impiegati, dopo che ieri mattina, appresa la decisione del consiglio
dei ministri di non nominare un commissario ad acta e di non decretare
lo stato di emergenza, lunica loro prospettiva era quella di un
lungo periodo di disoccupazione. A quel punto era scattata la "rappresaglia":
nel primo pomeriggio circa 200 operai avevano occupato il palazzo del
municipio di Tolmezzo, in piazza XX settembre. Quattro di loro, invece,
per spettacolarizzare la protesta, si erano arrampicati sul camino dello
stabilimento e uno di loro ha iniziato lo sciopero della fame. Oggi, invece,
due pullman di dipendenti della Burgo andranno a Trieste, obiettivo loccupazione
della sede del consiglio regionale. Rabbia e tensione, che i lavoratori
avevano accumulato, hanno rischiato anche di sfociare in azioni violente.
«Siamo esasperati e delusi ha detto il delegato sindacale
dello stabilimento Adriano Rainis . Spero che la situazione non
ci sfugga di mano».
Poi, per fortuna, la notizia della proroga. Lapposizione dei sigilli
al depuratore, quindi, dovrebbe avvenire non prima di domenica 17 febbraio,
semprechè non intervengano, e a questo punto tutti se lo augurano,
fatti nuovi. Il clima incandescente, quindi, si è smorzato, ma
la situazione è fluida. I sindacati, infatti, hanno già
preannunciato per lunedì 11 uno sciopero generale di tutta la Carnia
e hanno chiesto la partecipazione e il sostegno alla causa dei lavoratori
della cartiera da parte di tutti gli operatori del commercio. Oggi alle
15 vi sarà pure una nuova assemblea in Comune, mentre continua
lo stato di agitazione.
Nel primo pomeriggio di ieri, comunque, lo stesso procuratore Cavalieri
si era incontrato con le rappresentanze sindacali. Intanto i lavoratori,
dopo essersi riuniti allesterno dellindustria cartaria, avevano
"marciato" nel centro di Tolmezzo occupando la sede municipale.
Qui è seguita una discussione molto animata tra operai, reppresentanti
sindacali ed autorità politiche. «La situazione è
drammatica e gravissima - aveva commentato il presidente Martini -. Si
tratta di unemergenza reale soprattutto sul piano sociale».
I lavoratori, però, sono molto preoccupati e vogliono che sia lintero
Consiglio regionale a salire a Tolmezzo, per rendersi conto della situazione.
Non si fermano qui, però, le richieste avanzate ad alta voce da
coloro che temono di perdere il posto di lavoro. «Vogliamo - si
è ribadito tra i numerosi presenti - che il Consiglio regionale
si riunisca a Tolmezzo, in questa sala, dove tante volte si è dibattuto
dei problemi della cartiera». Numerose le bandiere, delle organizzazioni
sindacali, che hanno dato una nota più significativa di protesta.
Tante le richieste e le iniziative proposte, quella più significativa
loccupazione della sala consiliare comunale, che continuerà
anche nella notte.
Ieri dunque la Carnia ha vissuto una giornata campale. Altre ne sono in
vista, almeno finchè non sarà detta la parola definitiva
sul destino della cartiera che rappresenta per Tolmezzo quello che la
Fiat è per Torino, cioè tutto.
www.messaggeroveneto.it
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