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In Sardegna già esiste, ma sul territorio continentale sarebbe il primo esempio di servizio turistico, completamente gestito da volontari. E lambizioso progetto di un gruppo di amici, appartenenti alla Sezione Appassionati Trasporti del Dopolavoro ferroviario e che presto si costituiranno in unassociazione. Insieme porteranno avanti uniniziativa lungimirante, ovvero il recupero e la riapertura al traffico passeggeri della tratta ferroviaria da Stazione Carnia a Tolmezzo. Percorso che un tempo si inseriva nella linea che arrivava fino a Villa Santina e che doveva consentire il collegamento fra Carnia e Cadore e, più tardi, fra Trieste e Monaco. Quel percorso chiuse temporaneamente il suo traffico nellottobre 1967, ma è stato ripristinato e riaperto nel 1987, con terminal nella zona industriale tolmezzina, per il rifornimento alla locale cartiera di cloro, legname e cellulosa. Dal 1998 la linea è nuovamente sospesa a causa di urgenti lavori di manutenzione a seguito degli eventi alluvionali dellanno precedente. Il suo futuro è rappresentato dalla riattivazione e dal potenziamento del servizio merci, come richiesto anche dagli industriali locali, e dallapertura anche al servizio passeggeri. E qui troviamo il colpo di genio del gruppo di amici: perché non sviluppare un uso turistico museale di quella tratta, come già si fa in molti paesi dEuropa e in America? Roberto Chiandussi, referente del comitato promotore delliniziativa, spiega: La nostra idea può partire solo con il prezioso e fondamentale contributo della Ferrovie dello Stato, degli enti locali, azienda di promozione turistica e vede la realizzazione di una raccolta di materiale ferroviario, regolarmente funzionante, per il trasporto di persone. Il progetto prevede lutilizzazione della tratta a fini turistici solo il sabato, la domenica e i giorno festivi. Si effettuerà un servizio a spola, con lo stesso mezzo si andrà avanti e indietro. Due corse il sabato, quattro la domenica. E come tutti i treni museo del mondo, il servizio funzionerà solo destate. Negli altri giorni invece su quegli stessi binari correranno solo treni merce. Vogliamo continua Chiandussi - che il turista o lappassionato venga in treno o in macchina fino a stazione Carnia, prenda il nostro treno e arrivi fino a Tolmezzo. Qui la nostra attività potrebbe raccordarsi con il servizio GiraCarnia o con unattività di noleggio di biciclette, per permettere la visita del territorio. Poi, sempre in treno, nel tardo pomeriggio si riporta lospite a stazione Carnia, per il rientro. La realizzabilità dellimpresa è rafforzata dal fatto che i binari su cui correrebbe il treno museo sono di proprietà del Consorzio dello sviluppo industriale medio Tagliamento. Quindi non delle F.S.. Quindi meno burocrazie e carte bollate per le autorizzazioni. Le ferrovie italiane rimarranno comunque le principali interlocutrici per la fornitura del materiale rotabile, anche se si pensa di far partire il servizio acquistando una automotrice panoramica delle ferrovie tedesche del tipo Schienenbus, modelli disponibili sul mercato per una cinquantina di milioni. Sul trenino sarà possibile, grazie a nastri registrati e a impianti di diffusione sonora, ottenere informazioni storiche, geografiche e culturali della zona attraversata e, procedendo a velocità moderata, non superiore ai 30 chilometri orari, si potrà ammirare il paesaggio della media Val Tagliamento. Abbiamo già avuto linteresse dellAzienda di Promozione turistica, - spiega Chiandussi - anche perché vogliamo che il nostro viaggiatore possa conoscere prodotti tipici, artigianali e gastronomici della Carnia, degustarli ed acquistarli. Il progetto potrebbe partire attingendo almeno inizialmente a finanziamenti pubblici o privati, necessari per lacquisto dei mezzi, la costruzione dei terminals a Stazione Carnia e nella zona industriale di Tolmezzo, la manutenzione delle linee. Il tutto verrebbe gestito volontariamente da una gruppo di amici e appassionati. Insieme nei prossimi giorni costituiranno l Associazione per la ferrovia turistico museale Carnia Tolmezzo. Sarà la motrice di questa nuova iniziativa. www.lavitacattolica.it < Torna alla pagina di maggio |
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