![]() |
La recente sentenza della Corte Costituzionale, riconoscendo legittimo loperato della Regione in merito allo scioglimento delle Comunità Montane, ha imposto una forte accelerazione alla soppressione dellente e al suo commissariamento. Infatti, se il consiglio regionale approverà, come pare, la prossima settimana, il disegno di legge già licenziato dalla Giunta regionale, a partire dal mese di ottobre un commissario straordinario reggerà le Comunità Montane che verranno definitivamente sciolte entro il 30 giugno 2002. "Ci si accinge, quindi - commenta il vice presidente della Comunità Montana della Carnia, Silvano Tomaciello - a vivere un momento politico-istituzionale particolarmente difficile ed impegnativo». Una gestione commissariale non certo funzionale al massimo ai progetti in essere e in itinere dellente montano sui fondi Montagna ed europei, che rischiano di non venire utilizzati; l'incerto destino del consistente patrimonio della Comunità Montana, frutto dellimpegno e dellutilizzo delle risorse locali; lincertezza sulleffettiva durata del commissariamento e la mancata individuazione di un altro ente intermedio che subentrerà, sono le preoccupazioni emerse nellassemblea dei sindaci della Carnia convocata durgenza dal consiglio direttivo dellente. E sono anche sono le le riserve formalmente espresse in un documento predisposto dal sindaco di Tolmezzo Cuzzi, da quello di Paularo Tiepolo, dal paluzzano Zanier e dal sindaco di Amaro Tomaciello, delegati dallassemblea stessa. Nel documento si auspica, inoltre, che il commissario straordinario, nella pienezza dei suoi poteri, trovi un utile supporto, al non facile compito, nella collaborazione di alcuni sindaci rappresentativi delle singole realtà di vallata della Carnia. I sindaci chiedono, in definitiva, limpegno formale e sostanziale della Giunta Regionale e del suo presidente a far approvare, entro il 30 giugno 2002 , la legge istitutiva dellente intermedio. < Torna alla pagina di luglio |
||