|
|
TOLMEZZO. Già
oltre 400 gli interventi dei pompieri.
|
Il bilancio aggiornato alla fine di novembre
illustrato durante la celebrazione della patrona Santa Barbara
Accanto agli impegni tradizionali crescono quelli per la presenza di materiali
contaminati e fughe di gas
I Vigili del fuoco di Tolmezzo hanno festeggiato
in caserma la loro patrona: santa Barbara. Una cerimonia sobria, cui hanno
partecipato tutti i vigili della stazione. A salutarli il Comune con la
vicesindaco Aurelia Bubisutti nonchè le rappresentanze dei carabinieri,
della polizia giudiziaria e dei vigili urbani. Mentre don Silvio Prestento
ufficiava una messa in caserma, una delegazione partecipava alla cerimonia
tenutasi in duomo per tutte le forze armate.
Alla fine della funzione religiosa i vigili hanno offerto un rinfresco
durante il quale il loro capo distaccamento Niso Fruch ha fatto il punto
della situazione a fine novembre. Quattrocentocinque gli interventi, di
cui 111 per incendi sia in abitazioni che in auto o per strepaglie, 26
gli interventi per dissesti statici di case o frane, 164 i soccorsi alle
persone. In particolare per api e vespe durante il periodo estivo, o per
soccorrere persone in difficoltà chiuse in casa o per incidenti
stradali. Trentatre le uscite per rimuovere ostacoli dalle strade, 20
per rimediare ad allagamenti ed ad altri danni cagionati dalle acque,
52 per servizi tecnici. Di questi 182 sono stati effettuati a Tolmezzo,
il resto praticamente in tutti i Comuni di competenza della Carnia. A
questi sono da sommare 123 interventi effettuati, alcuni autonomamente,
altri assieme agli effettivi di Tolmezzo, dalle squadre dei volontari.
Questi sono circa un'ottantina di persone che operano presso le sedi periferiche
di Forni di Sopra, Forni di Sotto, Ampezzo, Rigolato, Forni Avoltri, Sutrio
e Paularo, svolgendo un importante ruolo vista la vastità del territorio
in cui intervenire.
Al di là dei numeri bisogna soffermarsi sulla qualità degli
interventi effettuati da questi uomini che sono divenuti eroi dopo in
tragici fatti di New York e di Roma. Spesso il loro lavoro quotidiano
passa inosservato, e ci si accorge di loro solamente in occasione delle
calamità, che ultimamente li hanno visti coinvolti anche personalmente.
Molti dei loro interventi, che appaiono anche banali, possono rilevarsi
piuttosto pericolosi, come nel caso di fughe di gas o di interventi per
incendi che paiono di strepaglie ed invece sono altamente pericolosi per
la salute in quanto, come è accaduto recentemente, stava bruciando
materiale altamente tossico quale l'amianto.
Equipaggiati ed addestrati per intervenire anche in caso di contaminazione
nucleare, batteriologica e chimica, i pompieri sono ultimamente chiamati
per interventi di questo tipo, anche se la maggioranza sono dovuti alla
psicosi che spesso accompagna eventi di grande rilevanza mediatica. Sempre
più numerose sono infatti le chiamate per avvistamenti di materiale
contaminato o per fughe di gas, che, per fortuna, spesso si risolvono
con un nulla di fatto o con un ridimensionamento dell'allarme.
www.messaggeroveneto.it
< Torna alla pagina di dicembre
|