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SUTRIO. Fino al
6 gennaio fitta agenda di appuntamenti caratteristici nelle borgate.
Tutto il paese diventa un presepe
(Sabrina Clama)
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E un appuntamento tradizionale che si rinnova
da circa dieci anni in un piccolo paese abitato dai leggendari "marangons"
della Carnia.
Si tratta di Sutrio "Un paese diventato presepe", che con i
festeggiamenti natalizi regala ai suoi cittadini e ai numerosi turisti
le più antiche e tradizionali ricorrenze religiose e popolari.
«Così come Teno ha lavorato una vita attorno al suo presepio
- dichiara il sindaco Enzo Marsilio - sino a trasformarlo in un vero e
proprio museo etnogragico, così prende forma lambizioso progetto
di creare a Sutrio le magiche atmosfere proprie di un presepio».
Un calendario ricco di appuntamenti anima le fredde gionate delle borgate
della comunità sutriese, con momenti tradizionali legati al "puer
natus", al presepio vivente con i re magi, e culturali con la presentazione
del libro "Non ci credo alle streghe però
!" di
Manuela Quaglia. Ma i veri protagonisti sono i presepi giunti dallItalia,
dallAustria e dalla Slovenia a regalare una profezia che riluce
nell'animo di coloro che in questi giorni visiteranno silenziosamente,
rapiti dagli antichi cantori, "Un paese diventato presepe".
I presepi rimarranno aperti al pubblico fino a domenica 6 gennaio 2002,
giornata conclusiva della manifestazione che verrà animata dal
concerto del "Coro Peresson" di Piano dArta. Una novità
inaspettata per lintera comunità di Sutrio è un premio,
che rappresenta un piccolo presepe in argento, donato dalla ditta "Remida"
di Cervignano per omaggiare una comunità, che con umiltà
rivive ogni anno la Sacra famiglia.
www.messaggeroveneto.it
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