Sarà presente alle prossime elezioni amministrative nei Comuni carnici

Avevano richiesto udienza pubblica agli "eletti dal popolo", tappezzando la Carnia con manifesti, ma non sono stati ascoltati. Così il Comitato per gli usi civici annuncia di volere arrivare nella stanza dei bottoni in maniera diretta: presentandosi alle proprie elezioni amministrative.
Il Comitato per gli usi civici della Carnia dichiara battaglia. Marcello Cimenti commenta il silenzio dei vari amministratori ad ogni livello, alle loro richieste. «Gli usi civici - ci confida - rappresentano il 7% del territorio regionale. Molti di questi sono ora amministrati dai Comuni: logico quindi che non ci sia interesse, da parte dei sindaci, a sollevare un polverone su questo aspetto». Secondo Cimenti anche le amministrazioni pubbliche dovrebbero comunque tenere una contabilità separata per quanto riguarda la gestione dei beni soggetti ad uso civico, mentre normalmente accade che i ricavi di questi terreni concorra semplicemente a formare il bilancio dei vari enti. «Alcune amministrazioni dei beni pubblici - continua Cimenti - come quella dei beni frazionali di Pesariis a Prato Carnico, quelle di Ovasta e Liaris a Ovaro e di Tualis a Comeglians, dimostrano quanto i beni soggetti ad uso civico siano importanti per l’economia locale».
Mancano, secondo Cimenti, all’appello ancora altri beni, reclamati ma ancora non definiti: Nojaris e Priola a Sutrio, Fielis a Zuglio, Forni di Sotto, a Givigliana di Rigolato, Valle e Rivalpo a Paularo e il Consorzio privato di Collina che attendono di entrare in possesso dei beni soggetti ad uso civico. Avendo trovato le porte chiuse dalla gran parte dei politici locali, a ogni livello, che non hanno spinto la proposta di legge sulle disposizioni organizzative e procedurali in merito di usi civici presentato al consiglio regionale da Viviana Londero e Claudio Violino, il Comitato per gli usi civici annuncia l’intenzione di proporsi all’elettorato nella prossime elezioni amministrative.

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