RAVASCLETTO. Più di cento abitanti senz’acqua
(Giancarlo Martina)

La frazione di Salars a secco: la siccità ha prosciugato la sorgente che alimenta l’acquedotto

La gente viene rifornita dai vigili del fuoco. Non è colpa dei cannoni per l’innevamento artificiale


Da lunedì, per molte famiglie abitanti nella frazione di Salars di Ravascletto, è emergenza acqua e la gente protesta.
Nelle case di gran parte del paesino della Valcalda dove vivono circa 140 persone, nulla esce dai rubinetti, specie di quelle abitazioni situate più in alto (in pratica dovrebbero essere un centinaio le persone a disagio). La causa: la sorgente che alimenta la presa dell’acquedotto, in conseguenza al lungo periodo di siccità che ha caratterizzato quest’autunno, non riesce a soddisfare il fabbisogno dell’utenza. Non è, però, da escludere che ad aggravare la situazione, come ci è stato detto da un abitante del posto, ci siano anche delle perdite nella condotta idrica.
L’amministrazione comunale ha fatto intervenire i vigili del fuoco che portano l’acqua con l’autobotte e ieri, i tecnici comunali e quelli della protezione civile, hanno effettuato un sopralluogo per verificare la possibilità di un intervento d’urgenza più concreto, ossia, con l’intenzione di procedere con un eventuale potenziamento dell'acquedotto. Certamente è una situazione spiacevole per tante famiglie di Salars, ma ininfluente per il centro turistico di Ravascletto che si appresta a ospitare i villeggianti delle vacanze natalizie e di fine anno e dove si tiene a fare sapere che la carenza d’acqua non riguarda minimamente l’attività turistica e quindi, i potenziali ospiti della Valcalda.
«C’è l’acqua per fare la neve, ma non per le case – la telefonata di protesta al giornale». Ma la polemica è stata subito affossata. Il fenomeno di Salars, ci è stato rimarcato dai responsabili del polo sciisitico, non è assolutamente dipendente dall’impiego dell’acqua per la produzione della neve. Imler Casanova, il direttore di Stazione della Promotur assicura che «lo Zoncolan (che oggi si presenta con le sue stupende piste agli sciatori) è una località completamente a se stante e non attinge l’acqua da Ravascletto. L’approvvigionamento di questa avviene in comune di Sutrio e da sorgenti gestite direttamente da Promotur e che non hanno nulla a che vedere con il servizio idrico per la popolazione. Sullo Zoncolan, poi, ci sono due laghetti che contengono, complessivamente, 52 mila metri cubi di acqua per alimentare i "cannoni". Inoltre anche per quanto riguarda l’impianto d'innevamento di Ravascletto, la fornitura idrica è a se stante, comunque, quell’impianto non è stato ancora messo in funzione».

www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di dicembre