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PALUZZA Giù
dallimpalcatura, feriti due operai
(Luca Coradduzza)
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Lincidente ieri verso le 10.45 durante
lavori di ristrutturazione di un fabbricato della Secab
Grave un tunisino, ricoverato allospedale di Pordenone, che nella
caduta ha trascinato un compagno
Un grave incidente sul lavoro si è verificato
ieri verso le 10.45 in un cantiere della Secab Società elettrica
cooperativa Alto But di Paluzza, dove due operai sono caduti da unimpalcatura,
riportando varie lesioni e fratture.
Da vario tempo alla Secab sono in atto lavori di ampliamento e ristrutturazione.
Tra le opere date in appalto all'impresa "Valle Costruzioni",
oltre alla realizzazione di alcune strutture, vi è anche la demolizione
di due prefabbricati. In questi, però, per la presenza di pannelli
in eternit, è necessario un lavoro particolare che può essere
eseguito solo da ditte specializzate. Così, a sua volta, la "Valle
Costruzioni" ha dato l'appalto per tali lavori alla "Cooperativa
Applicatori Srl" di Basiliano.
Giovedì gli operai della ditta hanno provveduto all'isolamento
dell'eternit e ieri si apprestavano allo smantellamento dei pannelli.
Purtroppo, però, due dei tre operai impegnati nei lavori sono scivolati
da un'altezza di 5-6 metri. Si tratta di Alessandro Meret, 32 anni, originario
di Basiliano, e di Kamel Ben Amer, 38 anni, originario della Tunisia e
residente ad Udine.
La dinamica dell'incidente è ancora oggetto di indagine da parte
dei carabinieri di Paluzza, che hanno eseguito i primi rilievi. Sembrerebbe
che il Ben Amer, a causa di uno scivolone, abbia coinvolto il compagno
nella caduta, anche se non è chiaro come. Forse piombandogli addosso
o, essendo assicurati insieme, trascinandolo con sè dopo un inutile
tentativo del Meret di sorreggerlo.
Quest'ultimo si trova ora ricoverato all'Ospedale di Tolmezzo con lussazione
ed una frattura alla spalla. Più grave, invece, il tunisino che
ha subito varie fratture alle ossa del bacino ed è stato trasportato
dall'elicottero del 118 all'ospedale di Pordenone specializzato, appunto,
in ortopedia.
Le norme di sicurezza, comunque, sembrerebbero essere state rispettate,
quindi probabilmente si tratta solo di fatalità. «Questo
infortunio - spiega il presidente della Secab Ferdinando Di Centa - ci
fa riflettere. E' necessario porre continuamente attenzione, da parte
di tutti, durante l'attività lavorativa, alla sicurezza in modo
che diventi una cosa automatica e spontanea, e non imposta».
www.messaggeroveneto.it
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