Suggerita una politica tollerante come in Olanda Stanze di Cheel out, informazione corretta, e analisi delle droghe sintetiche. Questi sono i punti salienti emersi laltro ieri nel Forum Droghe tenutosi a palazzo Frisacco a Tolmezzo. Unora di relazioni e unaltra di dibattito in una sala stracolma di gente, giovani e operatori del settore in particolare. A introdurre il dibattito Franco Corleone, consigliere provinciale dei Verdi, quindi Grazia Zuffa, direttrice di Fuoriluogo, e il sociologo Peter Cohen, docente alluniversità di Amsterdam. Sono state portate alla conoscenza degli intervenuti i modi di combattere la droga in Europa, con particolare riferimento allOlanda, Svizzera e Belgio, rispetto a come viene trattato il pianeta droga in Italia. È emerso che si dovrebbe uniformare sia la legislazione che la prevenzione in tutta Europa. Mentre la politica di tolleranza e di informazione corretta in Olanda ha fatto scemare il numero, anche in percentuali, dei morti da droghe sintetiche rispetto allItalia, 50 casi sui quasi 16 milioni di olandesi, contro i 1000 sui 55 milioni di italiani morti per uso di eroina, in Italia la maggior parte degli inquisiti, 15.000 casi, sono relativi a uso di cannabis, una sostanza, è stato detto, che causa meno danni dellalcol, con oltre 10 mila detenuti per lo stesso reato. Le sale di Cheel out, ossia di decompressione adottate da Svizzera, Olanda e Belgio, e in qualche caso, ma non obbligatorie, da alcune discoteche italiane, dove i giovani possono trovare personale specifico che analizzi le pasticche prese, dove si ci possa rifrescare, con acqua corrente, niente musica e ambienti più salubri e freschi della pista da ballo, permetterebbero una migliore ridratazione e un più sicuro rientro a casa dopo la notte in discoteca. Oltre a ciò si potrebbe abbattere dell80%, come già successo in Olanda, la microcriminalità, scippi e piccoli furti in particolare, grazie alla politica di assunzione controllata delle droghe sintetiche. www.messaggeroveneto.it < Torna alla pagina di agosto |
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