Geyer Ingeborg
Die deutsche Mundart von Tischelwang
in Karnien (Oberitalien),1972.
Il lavoro della dottoressa Geyer
lunico pubblicato risale ad un periodo di gran
lunga posteriore alla tesi di Caterina Bellati (Il dialetto
dellisola alloglotta di Timau (Prov. Di Udine), a.a. 1948-1949).
Negli anni Settanta si poteva già contare su indagini
condotte da studiosi italiani e soprattutto austriaci relativi
alle comunità germanofone dellItalia settentrionale.
Si tratta però della prima tesi di laurea in cui lattenzione
si concentra sulle affinità tra la struttura fonologica
e morfologica del timavese e quella degli altri dialetti carinziani
della Valle della Gail, in particolar modo della parlata di
Mauthen. Lo studio non trascura tuttavia di analizzare la situazione
di contatto e di interferenza tra le tre varietà parlate,
o per lo meno conosciute, dagli abitanti di Timau. Tale situazione
viene osservata nelle prime pagine da un punto di vista sociolinguistico.
Le considerazioni non si basano su unindagine specifica
e mirata, ma nascono da rilievi personali che delineano la distribuzione
dei ruoli delle tre varietà, in cui la parlata locale
è relegata esclusivamente alla sfera familiare e allutilizzo
tra i soli membri della comunità. A ciò segue
lo studio del sistema fonologico e morfologico del timavese,
punto centrale e obiettivo scientifico dellopera, arricchito
da un esauriente elenco di esempi con cui lautrice vuole
concretamente illustrare sia gli aspetti conservativi sia quelli
più innovativi come conseguenza della situazione di contatto.
Lultima parte del lavoro raccoglie il repertorio lessicale
del timavese suddiviso per campi semantici. A valorizzare questa
indagine concorrono la ricerca etimologica di alcuni termini
e le illustrazioni di alcuni oggetti ed attrezzi.
Sulla base dei risultati, emersi dallindagine, lautrice
spiega che la parlata di Timau, alla fine degli anni Settanta,
è una lingua ancora perfettamente viva, in grado di assimilare
ed integrare materiale lessicale allogeno, mantenendo inalterati
molti tratti morfologici e fonologici dei dialetti sudbavaresi.
Queste positive conclusioni hanno pertanto indotto la comunità
di Timau ad intensificare gli sforzi per la salvaguardia della
propria lingua. |
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