Novità - Nojarickaitn

Nojs Korierali
In 15 dicembar um vinva nochmitog is boarn voarchteilt is noia Korierali as da Gaman hot gachaft min hilf var Provincia. Dar gaistilgar, dar don Tarcisio, hoz gabichn unt darpai sent gabeisn zba Assesors var Provincia, dar Schindik, dar Vice Schindik, dar Assesor Velia Plozner, dar Tony as is korierali hot pfiart, dar vordian da Giovanna, dar President var Pro Loco va Paluc dar Sassu, aneitlan schualara van medias unt da professoressa Micilnik. Is olta korierali hot 22 ioar ckoot unt ibar 150.000 km Is noia korierali hot gachoustat 178 milions (150 milions as da Provincia hot geim unt 28 milions as da Gaman hot gaton). Meink drauf schtain 32 chindar unt 2 learara. Unt hiaz, chindar, schauz drauf, tuaz nit cbint ols in vezn sghlon unt zaraisn!


Laboratori ai Laghetti
Entro breve verrà aperto il laboratorio di didattica ambientale dei Laghetti con sede nel Centro Visite (posto nei pressi del ristorante) che prevede una serie di attività che si snodano attorno al tema del bosco.
I percorsi sviluppati prevedono momenti di esperienza e momenti di approfondimento in base alla tematica scelta; le esperienze sul campo si alternano con le iniziative all’interno degli spazi didattici dei Centri di Educazione Ambientale di Sigilletto e dei Laghetti. Le montagne circostanti sono il punto di partenza di tutti i percorsi e le moderne strutture accolgono un laboratorio didattico, angoli multimediali, una sala di proiezione, una piccola biblioteca, un percorso interpretativo. I percorsi proposti sono altamente personalizzabili e mirano ad analizzare la complessità dell’ecosistema alpino per favorire una migliore comprensione degli equilibri che lo regolano. I moduli di approfondimento si svolgono all’interno del Centro e sono strutturati in lezioni interattive, esercitazioni, workshops, attività emozionali. Si differenziano in base all’età dei partecipanti ed alle specifiche richieste.
Il progetto è finanziato dal Leader. Per informazioni rivolgersi alla C.P.T. Laghetti.



Nouch a tesi
Zbaa tesi sent hojar boarn gamocht, ibara unsara schprooch unt iis doarf. Var seeng as da Francesca Cattarin hoot gamocht homarenck schuan ols darzeilt, unt hiaz reimar var seeng as da Elisabet Piok va Brixen hott gamocht voar aneitlan toga. Deiga mencin is ckeman vir da earschta mool af Tischlbong min schtudenz var Universitaat va Innsbruk asa hear hott pfiart dar learar Ernst Schtainike.
Nooch da see raas hozza gadenckt zan mochn a tesi ibar unsara schprooch unt is doarf, unt asou veartn in sumar isuns ckeman pasuachn vir aneitlan toga unt hozzi gearn aufckoltn rein min lait asa hott pakeink, asou hozzisa onpfrok van cichtn van doarf unt ols bosta on geat da schprooch.
Darnooch isa af Gressoney aa gongan unt doo hozza is glaicha gatoon, asou hozza saina tesi gamocht.
Raffronto di etnicità e identità regionale di due isole linguistiche. Gressoney (Aosta) e Tischlbong (Udine). Unt mit deiga sent naina da Tesi, as Balischa unt extraichischa schtudenz, hont gamocht ibar Tischlbong unt da schprooch.
Bilt noor soong asmar unsara reida bool muasn paholtn unt niit ootauschnsa min balisch unt vriaulisch.
Bilt nouch soong asmarsi niit muast schoman tischlbongara zan sain unt nouch mear zan chinan rein a schprooch as beart schtudiart va asou viil caida lait.
Tischlbongara reiz tischlbongarisch is jo ckana schonta.



Bombe a Timau
Sabato 16 marzo, in località Cantoniera, lungo la strada che porta al Passo di Monte Croce Carnico, sono state rinvenute 41 bombe a mano risalenti alla Prima Guerra Mondiale. La persona che le ha trovate ha immediatamente informato la Polizia che ha provveduto al prelevamento di questi ordigni. Qualche giorno più tardi, Paolo Matiz di Timau ha notato un’altra bomba sotto il ponte che porta al Tempio Ossario. Si trattava di una 75 mm. risalente sempre al primo conflitto mondiale. Anche in questo caso sono prontamente intervenuti gli artificieri che l’hanno rimossa dal fondo del letto del fiume. Questa improvvisa scoperta di bombe nella nostra zona, oltre a farci un po’ paura, certamente ci fa pensare, ma pensare molto!


< Torna agli articoli del n. 37