A prescindere dal dibattito relativo all'esistenza
o meno di un precedente insediamento di matrice linguistica neolatina,
si può con certezza affermare che nel corso dei secoli la comunità
di Timau ha legato la propria identità storica alla parlata
locale, appartenente alla famiglia dei dialetti sud-bavaresi, di tipo
carinziano. Si tratta di una lingua risalente alla fine del XIII secolo
che fino agli anni Cinquanta ha rappresentato il mezzo di comunicazione
e di interrelazione privilegiato dagli abitanti della comunità
che, tuttavia, non sono rimasti insensibili al contatto con il contesto
linguistico romanzo circostante. Successivamente l'influenza del friulano
e più ancora dell'italiano ha ridimensionato il prestigio e,
con esso, la frequenza d'utilizzo del timavese. Solamente la popolazione
anziana e una parte cospicua della popolazione adulta dimostrano di
possedere una buona competenza in tutte e tre le lingue, mentre tra
i giovani è diminuito il numero di coloro che parlano correntemente
il timavese. La presenza del Circolo culturale, così come del
coro e del gruppo folcloristico, vuole testimoniare la volontà
di preservare dall'oblio la lingua e la cultura che rendono così
unica la storia della comunità di Timau.
|